a cura di Angela Forgione 3ª C1 – 

Il giorno 13/06/2018, gli studenti della classe 3ª C1 si sono recati presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli per uno stage che ha permesso loro di conoscere le varie facoltà. Nella mattinata, si è tenuta una lezione con la Prof.ssa D’Ascenzio che si occupa di politica sociale (trasporti, sanità o istruzione), eco femminismo e dei Balcani e che ha cercato di mettere insieme questi tre blocchi per creare un riferimento alla città di Napoli. Questa viene definita la città orientale d’Italia, che in tempo passato ha avuto rapporti commerciali con i Balcani e che è ad essi paragonata a causa delle vicissitudini storiche che l’hanno caratterizzata.
Per quanto riguarda invece le politiche sociali, esse non posso essere attivate ovunque nella città di Napoli a causa innanzitutto delle cattive abitudini dei cittadini. Questo ci riporta indietro alla famosa “crisi dei rifiuti” che riguarda tutta la Campania, in quanto scelta come “terra di sacrificio”, ossia terra di accoglienza degli scarti di produzioni industriali. Il vero motivo, purtroppo, non è stato capito e ha portato alla formazione di un giudizio negativo nei confronti dei napoletani, considerati come gente incivile e intellettualmente meno sviluppata, afflitta da un particolare tipo di povertà, chiamata “povertà relativa” che priva i cittadini del diritto all’ambiente e alla salute.
Cosa c’entrano con tutto questo fenomeno le donne?
Innanzitutto, si oppongono a questo fenomeno spinte dall’amore che provano per i loro figli. Questi ultimi, vittime di cattive influenze, diventano un po’ “terra di sacrificio” come la Campania.
A lezione terminata, c’è stata la visita al “Museo Pagliara” dell’Università che nasce un anno e mezzo fa grazie al fondatore Rocco Pagliara, collezionista di quadri, porcellane, disegni, spartiti o anche costumi teatrali. Tutto questo patrimonio arriva al Suor Orsola perché venne donato dalla sorella che era direttrice del complesso. Osservando i quadri, si nota la passione che il Pagliara aveva per la ritrattistica, sia propria che di altri (in particolare di imperatori), ma era anche un grande appassionato di musica: si può notare dai quadri ad essa collegati, agli spartiti e anche ad un pianoforte. Un’altra stanza è, invece, interamente dedicata alle porcellane di Capodimonte, riconoscibile dai colori.
Dopo una pausa pranzo, c’è stata una lezione di Comunicazione con il Prof. Scognamiglio. Argomento della lezione è stato il cinema: narrazione di una storia che nasce dalla fantasia di uno sceneggiatore che crea appunto l’ambientazione in un documento scritto. La principale differenza tra la sceneggiatura teatrale e quella cinematografica è che quest’ultima è più difficile da eseguire perché caratterizzata da continui stacchi e avviene davanti ad una macchina. Inoltre, si presenta come l’insieme di scene (all’interno delle quali avviene l’azione) che, unite, danno vita alla sequenza.
L’elemento che, invece, accomuna sia il cinema che il teatro è la messa in scena, anche se nel cinema si aggiunge la messa in quadro, che prevede la presenza della figura del regista. Questo può coinvolgere nella storia lo spettatore in due modi:
1. Narrazione oggettiva : la macchina da presa si allontana dall’attore;
2. Narrazione soggettiva: noi siamo l’occhio della macchina.
Tutto il lavoro termina con il montaggio che determina il ritmo del film.
Al termine della lezione, gli alunni hanno fatto ritorno a Telese.