Si è concluso felicemente lo stage della 2ªC1 del Liceo Classico “Archeologia transfrontaliera: patrimonio e cittadinanza europea”, incentrato sullo studio della preistoria nell’arco liguro-provenzale.
Dal pomeriggio 15 settembre alla mattina del 19, soggiornando a Latte, piccola frazione di Ventimiglia a soli 2 km dalla frontiera con la Francia, abbiamo visitato i siti archeologici più noti della Costa Azzurra, varcando quotidianamente il confine francese.
Come prima tappa, abbiamo visitato il “Musée de préhistoire régionale” di Menton, apprendendo nozioni fondamentali sull’evoluzione degli ominidi e divertendoci nell’imparare, e spesso a fallire, ad accendere il fuoco secondo i metodi e le tecniche dell’uomo preistorico.
Lo stesso giorno, presso la città di Nizza, abbiamo fatto un salto nel Paleolitico visitando la grotta del Lazaret ed immancabile è stata la visita del centro storico della città.
Lunedì mattina, a Nizza, c’è stata la visita del museo di Terra Amata, dove ci siamo focalizzati sull’arte parietale. Abbiamo provato noi stessi ad immedesimarci nel pensiero e nella visione che ha generato immagini antiche di 40000 anni, grazie alla riproduzione dei metodi di rappresentazione e dei colori che nel Paleolitico superiore hanno dato vita alla meraviglia delle grotte dipinte e ornate.
Acquistate le baguettes, in previsione di un pic-nic nella foresta, siamo partiti per raggiungere la grotta Lombard, situata in un parco protetto nelle prealpi a,nord di Grasse.
Lì, dividendoci in gruppi e alternando i ruoli, abbiamo vissuto in pieno un’esperienza di scavo. Con l’aiuto di due archeologi francesi, abbiamo analizzato i dintorni e l’interno della grotta, osservando, producendo ipotedi e documentandoci, proprio come dei veri studiosi. In seguito c’è stata la visita del Dolmen, anch’esso immerso nella vegetazione, testimonianza delle società che occuparono intensamente la regione durante il Neolitico e l’età del Bronzo.
La mattina seguente, prima di varcare il confine, siamo stati accolti da una carismatica guida presso il Museo dei Balzi Rossi, a 500 metri dal confine in territorio italiano, dove ci siamo appassionati agli importanti reperti in esposizione, tra cui le sepolture dei primi uomini di Cro-Magnon, caratterizzati da un’imponente statura, le veneri paleolitiche e, poi, le grotte che si aprono lungo la falesia di colore rossastro.
Il pomeriggio siamo giunti presso l’affascinante città di Monte Carlo, con visita presso i giardini esotici e il museo di antropologia preistorica. È qui che abbiamo avuto la possibilità di scendere nelle viscere della Grotta dell’osservatorio, che presenta un imponente deposito archeologico compreso tra 180000 e 10000 anni fa circa, vale a dire dall’Homo erectus fino alle manifestazioni più recenti dell’uomo anatomicamente moderno. Indimenticabile, infine, l’opportunità di visitare un vero laboratorio di archeologia, gentilmente concessa dalla Direttrice Prof.ssa Elena Notter, che ci ha spiegato il loro complesso processo di studio.
Più ricchi di esperienze e più forti per affrontare lo studio e la vita, torniamo a casa pieni di emozioni e ricordi.
La 2ªC1, Liceo Classico