di Maria Federica Viscardi
È con questa frase che sento di dover aprire il mio piccolo resoconto sulla settimana appena trascorsa. Ebbene si, una delle esperienze più significative dell’ultimo anno si è concretizzata proprio nell’apprendimento del concetto di semplicità .
Per una settimana la Scuola Normale Superiore di Pisa ha ospitato un folto gruppo di studenti provenienti dall’Italia, ma anche da altri Paesi, per l’orientamento pre-universitario che si è tenuto a San Miniato, un ridente paesino toscano, affascinante e ricchissimo di cultura.
È difficile riuscire ad essere oggettivi dopo un’esperienza del genere, è difficile scrivere un articolo: è molto più semplice lasciarsi andare ad un flusso di coscienza e provare a trasmettere le emozioni che sono rimaste dopo la settimana.
Non mi sarei mai aspettata che l’università potesse essere così, una grande famiglia aperta al mondo, un luogo di scambio e di confronto: mi era sempre stata descritta come il posto dove “tu sei un numero e c’è chi adempie al proprio dovere valutandotiâ€.
E invece no. Forse è vero, eravamo lì per un orientamento e di certo non a seguire i corsi, ma quello che più mi ha colpito è stata la disponibilità dei docenti.
Anche le lezioni sono state eccezionali: dalla robotica alla chimica, dalla biologia all’incontro con Franco Montanari, dalla matematica alla storia dell’arte: un vero excursus nel sapere, una collezione di conoscenze irripetibili, quanto basta per poter scegliere con decisione per il proprio futuro.
E per finire (o soprattutto?!) il dover stare assieme a tanti ragazzi della mia stessa età , ma provenienti da realtà diverse. È stata una grande occasione di confronto, che mi ha consentito di capire come al mondo siamo effettivamente tutti diversi e come, in questa diversità , possiamo trasmetterci tante cose, perché in comune c’è la voglia di sapere sempre di più, la voglia di mettersi alla prova senza timore di apparire troppo o troppo poco, la possibilità di parlare di tutto, senza precludersi nulla.
Abbiamo condiviso un sogno, costruendo le fondamenta del nostro futuro: qualcuno ha cambiato idea, qualcuno è più deciso, qualcuno è più confuso di prima… certamente però qualcosa si è mosso e la mente ha iniziato a marchingegnare, celere, a caccia delle possibilità per il domani.
Insomma, è con l’umiltà , con la semplicità di cui parla Leonardo, che si può arrivare dove si vuole… e a Pisa sembra che questo lo insegnino molto bene!
E, come disse Alan Bennett, “Life is rather like a tin of sardines, we’re all of us looking for the keyâ€: non c’è modo migliore per dire ciao a questi meravigliosi giorni, con la speranza di rivedere presto la Normale, ma da studenti ammessi ai corsi!