di Maria Teresa Pigna
Nei giorni 17-18-19 ottobre 2013 a Salerno si è svolto il XXXI convegno dell’UMI-CIIM dedicato alla figura di Emma Castelnuovo.
Il nostro istituto ha partecipato con le prof.sse Maria Teresa Pigna e Annamaria Pisaniello.
Le tre giornate ricche di conferenze e laboratori sono state dedicate alla figura di Emma Castelnuovo.
Insegnante e ricercatrice , attualmente centenaria, dal dopoguerra fino a inizio anni ottanta ha rivoluzionato la didattica della matematica in Italia. La sua creatività e la sua passione hanno avvicinato le nuove generazioni al mondo della geometria ,che si liberava di un nozionismo fine a se stesso e diventava scoperta e metodo di apprendimento. Tante sono state le sue pubblicazioni e alcune sono quasi introvabili.
I numerosi relatori da Marta Menghini, Michele Pellerey, Mario Barra, a Franco Lorenzoni hanno evidenziato l’importante funzione educativa dello studio della geometria , come anche Quintiliano sosteneva nella sua importante opera ‘’Institutio oratoria’’
Nella scuola di oggi gli strumenti ‘poveri’ che Emma portava con sé entrando in classe ( spago , elastici, bacchette di legno ecc..) sono ancora stimolanti e creativi, e le nuove tecnologie mettendo insieme pensiero e manualità devono avere il ruolo di coinvolgere e far appassionare gli allievi verso lo studio della geometria.
Altro importante aspetto emerso nel convegno è la difficoltà nella comprensione del testo scritto nel linguaggio matematico , da qui la necessità di adottare libri che siano ‘’belli’’ da leggere e quindi risulta fondamentale la collaborazione fra insegnanti di Italiano e Matematica. In merito, numerose sono state le testimonianze degli insegnanti presenti che hanno riferito di esperienze di compresenza e di progetti .
Non sono mancate obiezioni su come conciliare la creatività e la bellezza matematica con le prove che gli allievi sono chiamati a sostenere (esami di licenza , esami di stato, prove invalsi, Ocse Pisa, test universitari ecc…).
Concludendo, In questi tre giorni ,le esperienze laboratoriali, gli scambi di vedute con i docenti provenienti da tutta Italia ,il ricordo di figure che hanno rivoluzionato la didattica italiana hanno rinnovato in noi docenti la voglia di entrare in classe come all’alba di un nuovo giorno.