di Giovanni Forgione –
Il titolo, suggerito dal prof. Giustino Garofano, sintetizza la due giorni del Telesi@ in una terra tra le più belle della Campania. “E’ un intero paese”, il commento di chi ha assistito alla partenza e all’arrivo dei 7 bus. In effetti, 350 persone in viaggio, tutte insieme, fanno notizia. Altra notizia degna di nota è che l’attività scolastica si è svolta anche per l’intera giornata di domenica 23 marzo. Il progetto di Trekking Culturale dell’Istituto Telesi@ ha visto una escursione al mese in luoghi storici della valle telesina e della Campania, svolte in orario extrascolastico e cioè di pomeriggio. Data l’eccezionalità dell’evento, questa volta l’attività ha preso due intere giornate; nel week end del 22 e 23 marzo ai consueti obiettivi di studio del Trekking Culturale si sono aggiunti quelli riferiti alle lezioni sul campo nel centro storico di Agropoli e nell’area archeologica di Paestum.
Prima tappa della carovana a Santa Maria di Castellabate, alla frazione Lago, punto di partenza degli escursionisti. Uno dei 7 bus conduce docenti e studenti, non in perfetta forma per affrontare l’escursione, alla visita del centro storico di Castellabate. La famosa piazzetta del film “Benvenuti al Sud” si presenta con il fascino discreto della semplicità, poco distante dal Belvedere San Costabile dove Gioacchino Murat nel 1811 pronunciò la frase “Qui non si muore!” riferendosi alla salubrità del clima. Nel frattempo l’escursione di trekking conduce gli studenti del Telesi@ da Santa Maria di Castellabate ad Agropoli. Il percorso abbastanza facile, lungo quasi 7 km, ha come meta la Baia di Trentova ed inizia nei pressi della Torre del Pagliarolo nella frazione Lago. Il sentiero attraversa una porzione del Cilento completamente incontaminata e priva di costruzioni; fa eccezione un proprietario privato che ci ha gentilmente aperto due passaggi per farci attraversare il proprio terreno. A metà strada incontriamo la punta Tresino dopo la quale ci appare il panorama del mare di Agropoli visto da sud. In località Pastena il paesaggio cambia: la scogliera con burroni lascia il posto ad un terreno pianeggiante che ci accompagna alla meta: Baia Trentova; nei pressi della spiaggia, che prende il nome dallo scoglio, un chiosco che distribuisce il meritato sacco al pranzo ai 350 partecipanti. Nonostante le raccomandazioni dei docenti, c’è chi ancora non vive un giusto e sano rispetto per l’ambiente: tra i partecipanti alcuni hanno preferito gettare i rifiuti sulla spiaggia anziché nei bidoni in bella vista; e anche se non ci fossero stati i bidoni, tutti sanno che i propri rifiuti si portano al seguito in una busta fino al primo punto utile per lo smaltimento. La pulizia della spiaggia è comunque stata fatta da alcuni docenti e dai proprietari del chiosco.
Da Baia Trentova tutti nei bus per recarci al porto di Agropoli; la strada (via del Convento) è un breve tratto litoraneo che ci evita di incontrare il traffico del centro cittadino. In occasione della nostra invasione, il sindaco Francesco Alfieri istruisce il personale del porto per farci entrare e far parcheggiare la carovana dei bus. Le attività previste nel pomeriggio Agropolitano sono di tre tipi: una impegnativa gara di Orienteering alla quale hanno partecipato 38 studenti, una visita guidata al centro storico a cura delle prof.sse D’Ambrosa e Nicolella, ed una semplice passeggiata ritemprante dopo le fatiche della mattinata. Particolarmente animata ed allegra la cittadina Cilentana a causa della seconda tappa del “Trofeo Italia Centrale” di Orienteering. A differenza di altri sport, l’Orienteering vede nella stessa giornata tutte le categorie in gara, dalla “serie A” ai dilettanti. Il Telesi@ partecipa nelle “categorie scuola” e porta a casa due trofei: il primo posto Juniores con Umberto Marcucci ed il terzo posto Allievi con Marco Liverini.
Si parte in direzione Capaccio, in via Laura dove ci attendono 3 hotel: Il Cristallo, il Bonita ed il Village Marina; le tre strutture poco distanti una dall’altra ci avevano già comunicato la disposizione delle stanze. Una doccia rigenerante ci prepara alla cena serale. I docenti “assistono” alle tre cene nelle tre sale degli hotel per poi cenare tutti insieme accanto alla discoteca dell’Hotel Cristallo dove tutti gli studenti si ritrovano con la sorpresa del “Nutella Party” offerta dai gestori dell’albergo. Sorpresa altrettanto gradita è quella riservata ai docenti ed agli autisti a cena: il prof. Massimo Caramante, esperto trovatore di asparagi, aveva portato in cucina due “secchi” di asparagi raccolti il giorno precedente. Le relative sei frittate hanno arricchito la già gradevole cena degli adulti.
Il giorno successivo, dopo la colazione in hotel i gruppi si trasferiscono a Paestum, l’antica Poseidonia fondata dai Greci nel VII secolo e celebre nel mondo per i suoi templi dorici splendidamente conservati. Considerata dall’U.N.E.S.C.O. patrimonio mondiale dell’umanità, la città antica conserva per intero il fascino e la suggestione delle vestigia del suo nobile passato. Sembra quasi, come affermava J. W. Goethe, che i blocchi di pietra dei suoi templi e delle sue rovine continuino ad emanare ancora il soffio vitale che l’architetto aveva infuso in essi e raccontarci la loro storia, tuttora viva ed intatta. La visita ci fa scoprire delle bellezze architettoniche davvero uniche come i tre templi di ordine dorico edificati nel V secolo e dedicati a Hera (Basilica), Athena e Nettuno (Poseidionon) e che testimoniano la fase di ricchezza e di fervore artistico e culturale di questa colonia greca di origine achea che suscitò le mira prima dei Lucani e poi dei romani, che nel 273 a. C. vi fondarono una colonia latina e diedero alla città il nome di Paestum. I Romani, poi, arricchirono la città di grandi edifici tra cui il portico del Foro e le terme. Tra questi visitiamo il macellum un mercato specializzato nella vendita di carne e pesce, con un grosso cortile con portico di marmo intorno al quale si aprivano numerose botteghe le tabernae, edifici a carattere commerciale dove i cittadini potevano trovare anche cibi esotici e “preconfezionati”. Ci incantiamo di fronte a quel che resta dell’anfiteatro, che è uno degli esempi più antichi del suo genere e che purtroppo attualmente è visibile solo in parte; osserviamo poi il gymnasium e le terme, che ci hanno permesso di toccare con mano e di vivere da protagonisti quello che finora abbiamo soltanto letto nei libri. Naturalmente la visita è allietata dalle nostre risate, dalle foto di gruppo e dalla voglia di condividere con i compagni e i docenti non la solita lezione, ma un’esperienza importante che ci permette di scoprire il fascino immortale di un luogo che testimonia ancora oggi la sua solennità e magnificenza.
Il tempo incerto e qualche spruzzata di pioggia ci fanno annullare l’escursione prevista da Palinuro a Marina di Camerota e ci fanno optare per un pranzo “al coperto” nei quattro ristoranti convenzionati nel porto di Marina di Camerota. Nella cittadina definita “La Perla del Cilento” incontriamo una delegazione di cittadini di Telese Terme capeggiati dal Sindaco Pasquale Carofano e dal presidente della Pro Loco Telesia, Antonio Grimaldi; sono a Camerota invitati dalle autorità del posto per un “Patto di Amicizia” tra le due comunità. Nella prossima estate i giovani di Camerota saranno ospitati nella valle telesina in una iniziativa di promozione del territorio curata dall’assessore Carmine Covelli. L’invasione pacifica dell’Isituto Telesi@ sommata a quella del bus di cittadini telesini porta così le presenze da 350 a 400 nella simpatica cittadina marittima. Ogranizzazione perfetta della “Perla del Cilento” che ha distribuito in modo snello ed efficace i tickets del pranzo ai nostri studenti al prezzo di 5 euro.
Nel pomeriggio, oltre alla visita di Marina di Camerota, i nostri studenti hanno svolto due attività: una sportiva e l’altra culturale. La sportiva ha inaugurato la nuova mappa di Orienteering con una piccola gara promossa dal prof. camerotano Enzo Colarusso. L’attività culturale ha visto la visita al MUVIP (Ecomuseo Virtuale Paleolitico di Marina di Camerota), un affascinante museo nel quale le moderne tecnologie multimediali permettono di esplorare il territorio costiero durante la preistoria.
Nel viaggio di ritorno verso casa si pensa al successo della esperienza formativa, ricreativa e sportiva. Nonostante il programma fosse intenso e prevedesse diverse attività, non è mai apparso faticoso proprio per la varietà delle esperienze proposte. La due giorni nel Cilento è, probabilmente, una delle prime esperienze scolastiche “sul campo” svolta a “gruppi aperti”; il programma non è stato uno per tutti perché in contemporanea si svolgevano due o tre attività diverse. Grazie ad un sondaggio sottoposto ai partecipanti due settimane prima dell’evento, gli studenti hanno espresso le proprie preferenze; ciò ha permesso ai docenti accompagnatori di avere già l’elenco stampato dei gruppi divisi per attività. In pratica, ogni studente ha cambiato gruppo e docente a seconda dell’attività da svolgere. Una esperienza formativa da ripetere in qualche altro luogo della nostra Italia.