Una folta delegazione di alunni delle quinte del nostro Istituto Telesi@ (5aA, 5a C, 5a D liceo scientifico e 5a A liceo classico) ha concluso l’iter di orientamento di questo anno scolastico con una partecipazione ad un convegno, organizzato presso l’Università telematica “Giustino Fortunato” .Protagonista il giudice Giuseppe Ayala divenuto ,da anni, testimone di quanto ha vissuto negli anni ottanta a Palermo. Davanti agli ignari alunni viene ricordata la stagione del cambio di famiglia mafiosa da Bontade a Riina, gli autentici massacri operati tra le forze di polizia e la magistratura per ” punire” le intuizioni investigative di bravi funzionari dello Stato. In questo contesto si inserisce Giovanni Falcone nel creare un pool di giudici che analizzasse insieme i fascicoli processuali, alla ricerca di elementi comuni, illuminati dalle rivelazioni di Tommaso Buscetta. Nasce così la stagione del maxi -processo che regge ai tre gradi di giudizio, consegnando alle patrie galere centinaia di mafiosi. Questa colpa, per così dire, sconterà il pool, prima disgregato, poi privato delle sue componenti più preziose, prima Falcone e in seguito Borsellino che doveva subentrargli. Ayala discute ,in particolare, sulle coincidenze che hanno portato a segnare autentici passi indietro in una lotta continua tra Stato e Mafia, nella quale la potenza economica di quest’ultima condiziona e muove numerosissimi interessi. Grande spazio è stato dato ,poi, alle domande dei giovani che hanno voluto conoscere anche particolari della sua vita professionale e privata con Giovanni Falcone. Non potevamo concludere meglio le nostre riflessioni prima degli esami , tracciando un filo nei ricordi del nostro passato recente, che tanto avrà condizionato il nostro presente.
Gli alunni delle quinte partecipanti
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