di Mariassunta Fanfulla, Michela Scotti e Giovanni Gambuti –
Martedì 21 Maggio 2014, nella sala conferenze dell’ I.I.S. Telesi@, Viale Minieri, gli alunni delle classi 1ªT1 e 1ªT3 hanno partecipato al secondo incontro di matematica nell’ambito del progetto ”USR Campania OCSE PISA 2015 – Obiettivo 500”, che consente un ampio confronto internazionale con altri paesi, dell’area OCSE e del resto del Mondo. Inoltre il progetto PISA rileva in che misura gli studenti che sono prossimi alla fine dell’istruzione/ formazione obbligatoria abbiano acquisito conoscenze e competenze ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita civile nella società moderna. L’indagine, infatti, che si focalizza sulle competenze in lettura, matematica, scienze e problem solving dei quindicenni italiani non valuta solo se gli studenti siano in grado di riprodurre le conoscenze, ma anche le loro capacità di estrapolare una determinata conoscenza da ciò che fino ad allora hanno imparato a scuola, e di applicarla in contesti esterni. Questo approccio riflette il fatto che nelle moderne economie la primalità individuale non dipende tanto da ciò che si conosce, ma da come viene utilizzato ciò che si conosce. La lezione è stata condotta dalla Professoressa Luisa Cutillo, docente del dipartimento di studi aziendali e qualificativi dell’Università degli studi di Napoli ”Parthenope”. Così come nel primo incontro, sono stati trattati argomenti di scienze statistiche e matematiche con particolare riferimento all’analisi e alle metodologie risolutive di problemi, allo sviluppo di modelli , algoritmi e software. La lezione è stata interessante e ed ha coinvolto attivamente tutti nella risoluzione di quesiti e problemi, dove si vedevano applicati principi analitici e formule matematiche alla realtà. Il progetto, che ha riscosso molte critiche positive tra gli alunni delle due sezioni, continuerà con altri incontri all’inizio del prossimo anno scolastico 2014/15.
‘La matematica richiede innanzitutto immaginazione e interesse per vedere direttamente i problemi, e allora è istruttiva e anche divertente. Perché i giovani se ne persuadino e conservino anche da grandi il vantaggio di sapersi regolare in ogni circostanza afferrando gli aspetti matematici e logici dei problemi che dovranno affrontare nella vita, basta che si abituino a riflettere, a rendersi conto del senso e del valore di ciò che fanno. La matematica diventa arida e odiosa soltanto se, lasciando in ombra gli scopi cui risponde, si riduce a passiva accettazione di nozioni e metodi.’ da ‘il saper vedere in matematica’ di Bruno De Finetti