Berlino: nel suo grigiore un po’ ambiguo, la città porta con sé la policromia di culture, popoli, storia ed arte.
Questa stessa policromia è tutta concentrata su circa 2 km di muro: quel muro, simbolo di costrizione e separazione, che nel 1989 cadde, diventando un’immensa tavolozza per tutti coloro, artisti e non, che volevano inneggiare alla libertà – o semplicemente lasciare il ricordo del loro passaggio.
Ecco come nasce la “East Side Gallery”, la maggiore testimonianza della “Barriera di protezione antifascista”, mantenuta in posizione originale come memoriale per tutta l’Europa e simbolo di riunificazione e rinascita.
Tra i graffiti più famosi, il bacio fra Erich Honecker e Leonid Breznev: un’ immagine provocatoria, come un moderno “bacio di Giuda”, un bacio “mortale” tra l’Unione Sovietica e la DD.
E ancora: la Trabant comunista che sfonda la “barriera”, con la sua targa evocativa, insieme alla scritta “TEST THE REST”.
“Tante piccole persone, che fanno tante piccole cose, in tanti piccoli posti, possono cambiare il mondo”.
La 5ª C1 e la 5ª C2 a Berlino, lungo il suggestivo percorso del muro.