dall’emozione della visita alle Fosse Ardeatine al fascino della mostra sui Numeri.
Le Classi 3a C1 e 3a C2 del Liceo Classico hanno visitato, l’8 maggio 2015 le “Fosse Ardeatine“, antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina.
Il 23 marzo 1944, in un’azione di guerra a Roma in via Rasella, un gruppo di partigiani uccideva 33 soldati nazisti e ne feriva 38. Pronta la risposta tedesca: il giorno seguente, per ogni soldato ucciso sarebbero stati eliminati dieci italiani. Furono 335 le vittime, tra cui diversi prigionieri politici, numerosi ebrei ed alcuni civili. Le Fosse Ardeatine, scelte quali luogo dell’esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, nel dopoguerra sono state trasformate in un sacrario e sono divenute il luogo simbolo della Resistenza.
La visita a questo mausoleo ha creato forti emozioni: è fondamentale ricordare una esperienza tragica e dolorosa della nostra storia ma è ancora più importante che la memoria di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per dare a noi un paese libero e democratico si trasformi in un impegno costante contro ogni forma di discriminazione e di privilegio.
Nell’ambito del LaProdi Matematica e Cinema le classi terze del liceo Classico hanno poi visitato, al Palazzo delle Esposizioni, la mostra “Numeri, tutto quello che conta, da zero a infinito” e hanno partecipato al Laboratorio di Sperimentazione: Fibonacci dava i numeri?
Nel nostro quotidiano, totalmente informatizzato, i numeri restano spesso un mistero per la nostra percezione. Il cinema riesce ad impossessarsi di questa straordinaria contraddizione – quasi un trauma irrisolto dell’uomo contemporaneo – e a riempire di numeri, geni matematici ed enigmi da risolvere alcune delle migliori pellicole degli ultimi decenni.
La mostra sui Numeri ha coinvolto e incuriosito tutti gli studenti, sia quelli che non hanno molta confidenza con la matematica che quelli più preparati o esigenti.
Il percorso di visita è divenuto infatti un racconto affascinante: partendo dall’idea di numero, dall’idea innata del calcolare (ai numeri naturali sono associati, fin dai tempi antichi significati e usi simbolici o magici), si passa attraverso il fascino degli irrazionali (la radice di due, il numero aureo φ, legato da sempre all’idea di perfetta proporzione e di bellezza, il rapporto π tra la circonferenza e il suo diametro, il numero e di Nepero), ai numeri immaginari e alla costruzione dei frattali; si esplorano i legami fra la matematica e la cultura, dall’arte alla musica, le proprietà nascoste dei numeri primi e le loro applicazioni nel campo della crittografia. Al termine del percorso, avendo apprezzato le figure simbolo dei grandi matematici: da Pitagora a Fibonacci e a Fermat, da Tartaglia a Nepero e a Eulero, da Pascal a Cantor e a Turing, è ben chiara a tutti l’idea che la matematica è presente in ogni attività umana: i numeri, nel bene e nel male, sono una fotografia della vita.