di Isabella Chiantone e Alessia Villano –
Il 13 maggio, i ragazzi frequentanti la 1ª del Classico Internazionale dell’istituto Telesi@, hanno avuto l’occasione di visitare il parco in cui è situata la statua del celebre Oscar Wilde.
Nel tragitto tra l’ostello e il parco, hanno sorpassato anche “Oscar Wilde House: An American College Dublin Project” dove hanno scattato diverse foto.
Arrivati davanti alla statua dello scrittore, ha subito attirato l’attenzione il racconto della professoressa Imparato, la quale con testuali parole, illumina i ragazzi con la triste vita di Oscar Wilde.
«Oscar Wilde è stato incarcerato per omosessualità perché all’epoca era considerato un reato: l’Inghilterra vittoriana era estremamente bigotta.
Quindi fu portato sugli allori perché era una persona di rara intelligenza e rare abilità verbali. I suoi paradossi sono importantissimi, alcuni li ritrovate scritti qua (riferendosi all’immagine caricata sotto).
(Paradossi scritti di Oscar Wilde)
Lui ebbe un successo clamoroso nella Londra vittoriana, in particolare con le sue commedie come ad esempio “L’importanza di essere Franco” meglio conosciuta come “L’importanza di chiamarsi Ernesto”.
Aveva capito tutto quello che sarebbe accaduto nel ‘900, infatti lui era un importante portavoce, rappresentante di una corrente di pensiero che si chiamava “Estetismo”.
[…]
(Statua di Oscar Wilde)
Tra lui e Lord Daglas nacque una grande amicizia, strumentalizzata dal padre di Lord Douglas, il quale accuso il figlio di omosessualità.
Oscar Wilde fu condannato per due anni a lavori forzati. Quando finì la sua condanna, fu un uomo spento, morto dentro. La società londinese gli aveva voltato le spalle, nessuno più lo considerava. Quindi si trasferì a Parigi e lì morì da solo.»
(1ªC1)
(La professoressa Imparato e il professore Collina)
Dopo questo riassunto sulla vita di Oscar Wilde, i ragazzi hanno trascorso, insieme ai professori, un paio di ore sul prato del parco.
La maggior parte di loro ha passato il tempo a prendere il sole e a fare selfie, mentre una piccola parte, insieme al professore Collina ha simulato una partita di touch rugby.
In seguito, dopo il veloce pranzo, i ragazzi si sono recati nell’edificio in cui hanno partecipato alla prima delle due lezioni di inglese che si terranno nel loro soggiorno a Dublino.
I ragazzi, al termine delle lezioni, hanno avuto la possibilità di visitare la città liberamente, per un’ora e mezza. Alle 19.30 il gruppo si è recato al pub per la cena e verso le 21.00 sono tornati in ostello.
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