Una possibile risposta al problema dell’obesità infantile –
Anche quest’anno il Liceo Classico dell’Istituto IIS Telesi@ ha partecipato, con impegno e attenzione, alla realizzazione del progetto Scienza Attiva, in tema con l’EXPO 2015, che dà la possibilità agli studenti italiani di dimostrare e ampliare le proprie conoscenze, vivendo un’esperienza a diretto contatto con la scienza.
La classe 4ªC1 ha scelto di focalizzare la propria attenzione sul problema dell’obesità infantile.
Perché l’obesità infantile?
L’obesità infantile è attualmente considerata una problematica alimentare, sociale ed economica che riveste grande importanza e particolare incidenza nella nostra Regione Campania.
Il progetto presentato ha proposto come obiettivi fondamentali, in prospettiva futura, un processo di rieducazione alimentare che possa suscitare una maggiore attenzione agli aspetti meno conosciuti di tale malattia che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, spesso è ignorata o sottovalutata. Nonostante le giovani generazioni siano, anno dopo anno, vistosamente in sovrappeso, tuttavia l’attenzione da parte di famiglie e Enti proposti si focalizza solo sugli effetti piuttosto che sui fattori originari e sulla soggettività del malessere, mentre è l’individuazione delle cause più profonde, soprattutto psicologiche, che può aprire uno spiraglio ad una soluzione mirata. Non è da sottovalutare il fatto che un bambino obeso, in linea generale, rischia di diventare un futuro adulto obeso con tutte le complicazioni che ciò comporta a livello di più apparati: respiratorio, cardiaco, renale, digestivo, endocrino-metabolico. Un’obesità patologica, oltre che a gravare sul malato e sulle persone che gli sono vicine, si configura anche come problema socio-economico; non è un caso, che da parte del servizio sanitario nazionale viene sollecitata un’attenzione maggiore ad uno stile di vita corretto e ad una alimentazione più sana, in quanto lo Stato si trova a dover fronteggiare spese elevate per l’assistenza sanitaria relativamente a malattie che potrebbero essere diminuite con la semplice prevenzione. Maggiore interesse nel campo della prevenzione dovrebbe essere dato ai genitori che attraverso l’instaurazione di un sano rapporto affettivo relazionale con i figli, divengono il fulcro sul cui accentrare una vasta gamma di problematiche e successive soluzioni. In linea di massima, il rispetto dovuto da un genitore è quello rivolto alla tutela e all’integrità fisica e psichica del proprio bambino. E’ risaputo, infatti, che l’infanzia rappresenta, da sempre, una delle fasce protette della società dal momento che il bambino è indifeso e dipende in tutto e per tutto dall’adulto, del quale si fida naturalmente, ne imita gli atteggiamenti e li metabolizza. In seguito a diverse discussioni svoltesi in classe, la nostra attenzione è stata rivolta in primo luogo alla figura del genitore come fonte di prevenzione, causa e soluzione di una stessa disfunzione: è loro dovere, prima, proteggere la salute del figlio e, in caso di problematiche, impegnarsi attivamente nella loro risoluzione.
Sullo sfondo dell’intero percorso non è da trascurare, come punto di riferimento del nostro interesse, la figura materna che oggi è stata portata a sacrificare un ruolo fondamentale, che le appartiene da sempre: quello di essere madre, con conseguenze sulla crescita dei figli che posso essere negative per l’eccesivo attaccamento alla carriera, all’egoismo e delegando a figure sostitutive ciò che solo la natura e l’affetto può regalare.
Questi sono stati i capisaldi del nostro lavoro. In conclusione, abbiamo trasmesso al Team di Scienze Attiva l’elaborato, dal titolo “MENS(A) SANA IN CORPORE SANO”, che desideriamo condividere anche con voi.
Dedicandoci con passione ed impegno alla realizzazione di questo progetto abbiamo avuto la possibilità di approfondire i nostri studi, arricchendoci di nuove conoscenze e aprendo nuovi orizzonti al nostro sapere.
La classe 4ªC1
IIS Telesi@ – Laboratorio MENS(A) SANA IN CORPORE SANO from IIS-Telesi@ on Vimeo.