di Jacopo Del Deo –
Oggi, lunedì 12 ottobre 2015, è un giorno importante per la nostra scuola. Stamattina, infatti, una piccola delegazione composta da personalità interne ed esterne al nostro Istituto ha dato vita a una cerimonia di inaugurazione in onore del termine dei lavori di rinnovo che hanno coinvolto il piano terra del Polo Tecnologico; presenti sul posto due rappresentanti dell’amministrazione comunale telesina: Filomena Di Mezza, assessore con delega alle politiche scolastiche, e Guido Romano, assessore allo sport.
Ad accompagnarli nel tour attraverso i nuovi ambienti c’erano la dirigente Domenica Di Sorbo, la presidente del Consiglio d’Istituto Alfonsina Fusco, l’ingegnere della provincia Paola Borrelli, il DSGA del Telesi@ Roberta Forgione e il giornalista del Sannio Gabriele Pastore. Gli ospiti hanno così avuto modo di apprezzare il risultato degli interventi svoltisi nel corso delle ultime settimane, che si sono concretizzati nella creazione di alcune aule aggiuntive e nell’ampliamento e ammodernamento degli spazi laboratoriali già presenti.
In seguito, la cerimonia si è spostata al primo piano, dove la dirigente, ironizzando riguardo alle modeste dimensioni della propria vicepresidenza, ha accolto i visitatori con spumante e dolcetti; al gruppo si è aggiunto il professore Giustino Garofano, vicario del Polo Tecnologico, e altri insegnanti del nostro Istituto. Prima del brindisi di rito, però, ognuno dei presenti ha tenuto un piccolo discorso, chi commentando la determinazione della Di Sorbo a ottenere a tutti i costi uno spazio per i propri studenti, chi ringraziando le autorità, comunali e provinciali, che hanno reso possibile che ciò accadesse, chi augurandosi che quest’evento di massima importanza costituisca solo l’inizio di una collaborazione tra scuola e istituzioni allo scopo di assicurare anche ai ragazzi della sede di Via Caio Ponzio Telesino una sistemazione più soddisfacente di quella attuale.
È con questo spirito, quindi, che si è svolto il saluto finale agli ospiti presenti, il quale, più che come un “addio”, è suonato come un “arrivederci”.
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