di Gina Romano, 4ªS1 –
Il giorno 31 maggio 2017 alle ore 19.30 il Telesi@ ha presentato il progetto di Scuola Viva, a cui è seguito la rappresentazione della tragedia “Le Fenicie” di Euripide, a cura del laboratorio teatrale “L’Altro teatro” dell’IIS Telesi@ sempre nell’ambito del progetto Scuola Viva. Dopo la presentazione del progetto con le attività svolte durante l’anno con gli altri laboratori, il sipario del cinema Modernissimo, dove si è tenuta la manifestazione, si è aperto su un coro di giovani fenicie di passaggio nella terra tebana e ostentanti indifferenza verso le terribili vicende dinastiche dei Labdacidi che stavano scuotendo la città.
Sulla stirpe di Edipo incombeva una struggente maledizione, poiché quest’ultimo era stato concepito dalla madre Giocasta contro il volere divino, per poi congiungersi inconsapevolmente con la stessa madre una volta divenuto uomo. Dall’unione dei due erano nati quattro figli, tra cui Eteocle, Polinice e Antigone (che appaiono sulla scena), che Edipo, nel momento in cui si rese conto della natura incestuosa della relazione, ricoprì di maledizioni: si sarebbero divisi il regno con il ferro affilato.
Eteocle e Polinice, per evitare che ciò si avveri, si accordano di alternarsi ogni anno al trono. Ma una volta che Eteocle assume il potere, non mostra più alcuna intenzione di rispettare il patto, inducendo Polinice a condurre il proprio esercito presso le sette porte di Tebe. La madre si rivela impotente nel fermare i due nel battersi fronte a fronte e nel combattimento muoiono entrambi. Il nuovo sovrano è il vecchio Creonte, fratello di Giocasta, il cui figlio, Meneceo si è sacrificato ostinatamente per la salvezza della sua città, seguendo il vaticinio dell’indovino Tiresia. Antigone, sorella dei due fratelli ormai defunti, accetta volontariamente di recarsi in esilio con il padre Edipo, ridotto ad un misero cieco, con la promessa di offrire una sepoltura dignitosa al fratello Polinice, anche se la città, rispettando le volontà di Eteocle, avrebbe condannato duramente il suo atto (come mostra l’ “Antigone” di Sofocle).
La trama avvincente e la buona riuscita dello spettacolo hanno meritato un clamoroso applauso da parte del pubblico numeroso. Sono seguiti i ringraziamenti, verso i professori Mirella Colangelo e Carmine Collina, che hanno seguito noi ragazzi con dedizione e impegno nella preparazione dell’evento; e i saluti alla preside che salendo sul palco si è dichiarata emozionata dalla tragedia inscenata, ai suoi collaboratori e componenti del consiglio di istituto.
La Preside inoltre ha insistito che ognuno di noi dicesse il proprio nome e la classe, erano questi:
Giocasta: Marina Chiarizia, 4ªC1
Polinice: Matteo Gagliardi, 4ªC2
Ancella: Roberta Puzella, 5ªL1
Antigone: Pasqualina Pingue, 4ªC2
Edipo: Davide Di Leone, 3ªC1
Creonte: Giovanni Capitelli, 4ªC1
Tiresia: Tabata Maini, 5ªC2
Primo messaggero: Susanna Minauro, 4ªC2
Secondo messaggero: Antonella Ferrucci, 4ªC1
Coro:
Federica Tomasiello, 2ªC1
Gina Romano, 4ªS1
Vittoria Urbano, 4ªS2
Janet Esposito, Siria Piccirillo, Federica Di Lunardo, Giulia Rossolino, Rosita Garofano, 3C1
Alessandra lannella e Tatiana Melotta, 3C2
Aiuto regia: Federica Villano, 3ªC1 e Nathalie Fiorillo, 4ªC1.
Ma l’esperienza teatrale non si è fermata a questa serata: prosegue in Sicilia, dove dal 3 al 6 giugno la compagnia si è recata per immergersi nel dramma antico attraverso il XXIII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, organizzato dall’INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico), esibendosi nel teatro greco di Palazzolo Acreide e assistendo alle tragedie inscenate da altre scuole italiane e straniere, e a quelle realizzate da attori professionisti nel teatro di Siracusa.
IIS Telesi@ – Spettacolo del 31 maggio 2017 from Mario DelPrete on Vimeo.
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