di Rosa D’Angelo e Mario Mancino –
In un mondo in cui il nucleare, nella più parte dell’opinione pubblica disinformata, incute timore, l’esperienza fatta da due alunni del Telesi@ dimostra che la realtà è ben diversa.
Dopo anni di studio scolastico delle materie scientifiche, in particolare della Fisica e della Matematica, l’opportunità di vedere dal vivo come queste discipline entrino nella vita quotidiana di tantissime persone si fa reale.
Attraverso uno stage estivo residenziale, noi studenti dell’ I.I.S. Telesi@ Mario Mancino e Rosa D’Angelo della classe 4^ SA3 , abbiamo avuto la possibilità di interagire con alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presso i Laboratori Nazionali di Frascati (RM). La nostra esperienza è stata quasi totalmente di tipo laboratoriale in quanto le conoscenze teoriche fondamentali ce le aveva insegnate la Prof.ssa Rosalba Casale, nostra docente di Fisica che tanto si è impegnata per la realizzazione di questo ambizioso progetto. Con la guida amorevole e paziente del nostro tutor di laboratorio Dott. Daniele Di Gioacchino abbiamo coniugato insieme i due aspetti fondamentali della ricerca; proposta teorica e verifica sperimentale. Abbiamo in questo modo realizzato lo scopo che ci ha portati ai L.N.F. . Abbiamo concretizzato la nostra A.S.L. (alternanza scuola lavoro ) in un interessantissimo esperimento di superconduttività.
E ci fa piacere esporlo nelle sue linee fondamentali.
La superconduttività è uno stato della materia, studiato dal fisico olandese Onnes dal 1911, con eccezionali proprietà elettriche e magnetiche evidenziate dalle strutture quantistiche della Fisica applicate ai solidi.
Lo studio della Superconduttività ci ha condotti anche a capire l’effetto “Meissner” in un superconduttore ceramico.
Abbiamo misurato il rapporto esistente tra le variabili di temperatura e della” suscettività magnetica “ in un superconduttore.
Con un’altra esperienza effettuata in laboratorio abbiamo dimostrato la fluttuazione su una rotaia magnetica di un trenino di polistirolo contenente azoto liquido, sulla cui base erano stati inseriti dei dischi di superconduttore ceramico, chiamato YBCO, a una temperatura inferiore a quella critica per la superconduttività. In questo modo abbiamo sperimentato qualitativamente un tipo di uso tecnologico dell’espulsione e/o esclusione del campo magnetico da parte di un superconduttore.
Ha, ancora, suscitato in noi grande passione e attenzione il poter utilizzare strumenti unici e tipici adoperati dai ricercatori, come ad esempio l’azoto liquido, materiali superconduttori, gradiometro a derivata prima , anche detto suscettometro, voltmetro, amperometro e termometro a termocoppia.
In conclusione, di ritorno dall’esperienza, unica e formativa, dello stage ai laboratori dell’I.N.F.N., portiamo con noi nozioni scientifiche fondamentali e innovative per gli studi di Fisica moderna e consigliamo vivamente ai nostri amici di Istituto di vivere la futuristica esperienza come noi l’abbiamo vissuta.
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