a cura di Carlotta Attolini 4ªS2 –
Circa quattro secoli fa, il 23 aprile del 1616, il mondo ha perso tre pilastri fondamentali della letteratura: il “bardo di Avon”, ovvero il nostro amatissimo Shakespeare, il padre di Don Chisciotte, Miguel De Cervantes, e infine ma non meno importante Garcilaso De la Vega, meglio conosciuto come “El Inca”.
Il 23 aprile del 1996 l’Unesco inaugura la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore con l’intenzione non solo di decantare la vita e le opere di questi personaggi ma soprattutto di celebrare e ricordare il valore della letteratura e della proprietà intellettuale. Questa festa ha origini in realtà ben più lontane e, come ogni buon romanzo che si rispetti, è incorniciata da un clima di magia e leggenda. Essa è, infatti, riconducibile alla festa dei libri celebrata in Spagna e che dal 1931 cade proprio il 23 aprile, giorno della festa di San Giorgio, patrono della Catalogna e dell’Inghilterra.Da quel momento in poi sono celebrati non solo i libri, ma anche le rose, in ricordo della rosa rossa nata dal sangue del drago ucciso dal cavaliere Giordy e donata alla stessa principessa che egli aveva salvato.
Quest’anniversario nel corso degli anni ha assunto in particolare il carattere di una manovra sociale nei confronti di una civiltà in continuo progresso. Esso ci chiede di fermarci un momento, di prenderci cinque minuti di pausa dalla società frenetica in cui viviamo e di aprire un libro, osservarne la copertina, di pensare a una donna, un uomo, un familiare, un amico, una persona cui vogliamo bene e di regalarglielo, offrendo loro la possibilità di un nuovo viaggio, di una nuova vita.
Quest’anno anche al Telesi@ si è celebrato il 23 aprile!
Gli studenti del terzo liceo linguistico, mirabilmente guidati dalle docenti Luongo e Mancini, sono stati in grado di trasportarci in un viaggio senza tempo nella splendida cornice della Biblioteca Telesi@ permettendoci di vivere un’esperienza meravigliosa a contatto con una cultura per molti di noi sconosciuta.
Abbiamo conosciuto Miguel De Cervantes, cui è stata rivolta un’intervista impossibile, e lo abbiamo ascoltato rispondere a delle domande, con tanto d’interpreti!
I ragazzi del liceo linguistico sono stati formidabili in questo, interpretando con passione ogni lettura, argomento, poesia e addirittura ballo.
Sono state lette poesie meravigliose, come“Desnuda” di Pablo Neruda, a proposito della quale consiglio a tutti di leggerla in lingua originale,anche solo per coglierne la musicalità.
Siamo venuti a contatto con i raffinati sonetti di Shakespeare, con la “poesia dei doni” di Borges e con i versi di Becquer.
Alla fine delle bellissime rievocazioni letterarie non poteva che esserci un gran finale! Una studentessa ci ha, infatti, rapiti tutti con una fantastica esibizione di Flamenco.
All’assaggio letterario è seguita una vera e propria degustazione, che ci ha permesso di cogliere sapori e colori diversi. Infatti, gli studenti hanno offerto un vero e proprio buffet dai caratteri britannici e spagnoli, che illustrasse in particolare le caratteristiche de las tapas, tipico aperitivo spagnolo che ricorda la simpatica leggenda iberica secondo la quale un cameriere tentò di proteggere-di tapar appunto- il sacro calice del re Alfonso XIII con una fetta di prosciutto.
A chiudere il tutto, una rosa e un bicchiere di Sangria, che ha reso ancora più “inebriante” un delizioso pomeriggio in biblioteca!
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