Classe 4ªSA2 Liceo Scientifico opz Scienze applicate –
Parlare di argomenti sociali e civili specialmente in ambiente scolastico è molto importante. È dalla scuola soprattutto che bisogna partire per far sì che temi così significativi, come quelli della violenza sulle donne, di genere e del bullismo vengano compresi e discussi tra i giovani. Noi studenti di alcune classi del Liceo Scientifico delle Scienze applicate dell’istituto Telesi@, ne abbiamo avuto la possibilità, grazie al progetto “OpS – Operatori di Solidarietà”.
Ne avevamo anticipato la valenza in un articolo di presentazione pubblicato all’inizio della nostra esperienza e, adesso che ci avviamo alla conclusione della prima annualità del progetto, vogliamo condividere anche le impressioni ricevute:
Si è trattato di un percorso pedagogico che, con l’aiuto di un metodo efficace e di tecniche accattivanti, che ci hanno fortemente coinvolti, ha accompagnato noi ragazzi ad “imparare-facendo” i valori di cui tanto si parla, ma che sembra siano stati dimenticati nella vita di ogni giorno: il rispetto dell’altro, la condivisione, l’uguaglianza, la giustizia, la libertà, la responsabilità e la partecipazione.
Le dottoresse della Cooperativa Sociale Social Lab76, ci hanno dato la possibilità di discutere in modo approfondito su questi argomenti e di partecipare a diverse attività come, ad esempio, l’inaugurazione della Casa Rifugio per le donne vittime di violenza o le attività realizzate per il 17 maggio in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia. Con loro abbiamo anche avuto modo di fare un incontro con il coordinatore regionale di Emergency, Peppino Fiordelisi, che ha parlato delle attività messe in campo da loro quotidianamente. Questo incontro è stato organizzato a conclusione del modulo sulle migrazioni.
Perché Emergency per parlare di questo argomento? Perché lavora con i migranti sia aiutandoli “a casa loro”, come direbbe qualcuno, sia qui in Italia. Emergency interviene nelle zone di guerra, curando i feriti che le guerre lasciano. Siamo rimasti molto colpiti dalle foto delle mine antiuomo con cui vengono ammazzati civili, soprattutto bambini e dalla scoperta che i costi economici di una guerra sono nettamente superiori rispetto a quelli che consentirebbero di fornire adeguata assistenza sanitaria alle popolazioni.
“Perché hai scelto di diventare un volontario Emergency?” gli abbiamo chiesto al termine; “Perché sono stato fortunato e credo che il volontariato è una cosa che ognuno dovrebbe fare se ha la fortuna di stare in una posizione piuttosto comoda o tranquilla” ha risposato Peppino Fiordelisi.
Il progetto “OpS – Operatori di Solidarietà” è cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’Ambito dell’Avviso Giovani per il Sociale 2018 e mette in essere una serie di attività tese a promuovere i diritti della persona, le pari opportunità e la parità di trattamento, la prevenzione e rimozione di ogni forma e causa di discriminazione. Anche noi studenti, dunque, grazie alla partecipazione a questo progetto, abbiamo avuto modo di approfondire argomenti che ci erano del tutto sconosciuti o nei cui confronti eravamo indifferenti, fornendoci conoscenze e possibilità di riflessione, attraverso dibattiti, confronti, approfondimenti e tanto altro. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di poterci confrontare gli uni con gli altri, conoscendoci meglio, il che ci è stato molto d’aiuto, perché, dopo due anni di pandemia, è stato molto difficile per noi ricominciare a relazionarsi. Proprio la pandemia ci ha dimostrato che siamo tutti potenzialmente vulnerabili, che le difficoltà possiamo incontrarle tutti e per tale ragione è indispensabile aiutare e non lasciare indietro nessuno.
Siamo contenti, dunque, che il progetto non si concluderà con la fine dell’anno scolastico, ma ci coinvolgerà anche l’anno prossimo garantendoci la formazione necessaria ad acquisire i principi base di un approccio solidale e dell’ascolto attivo, oltre alle nozioni di base per dare un aiuto concreto a tutti coloro che necessitano di un intervento pratico, attivando esperienze solidali all’interno della scuola.
Le studentesse
Iannotti Carmen
Vitelli Giovanna
Classe 4ªSA2
—