di Marica Perfetto, 4ªS2 Liceo Scientifico –
“La filosofia non serve a nulla, dirai; ma proprio perché essa è priva di legame di servitù è il sapere più nobile”, afferma Aristotele nella Metafisica. Se si vogliono comprendere i tratti di questa “nobiltà” è necessario visualizzare la filosofia nella storia e il ruolo che ha avuto per l’umanità. Lo stesso Aristotele ha posto la filosofia su un piano superiore rispetto alle altre scienze teoretiche, quelle che studiano gli oggetti nei loro tratti necessari, mentre la filosofia lo fa nella sua profondità più intima. Andare “oltre le cose” è il suo tratto distintivo.
La filosofia non ha smarrito il senso di quell’indagine sulla vita e i suoi fenomeni e, pur diramandosi, ha tenuto aperto quell’occhio.
La filosofia insegna a vivere, e comprenderne l’essenza è necessario per scoprirne l’utilità.
La filosofia è l’iter che si percorre per raggiungere una risposta, non la risposta in sé.
La filosofia è l’unica arte che permette di scavare nella realtà più profonda, permette, inoltre, di aprire la mente verso nuovi orizzonti e nuovi approcci, generando delle vere e proprie crepe sociali.
L’evoluzione umana deve essere sorretta dalla filosofia, senza la quale nessun futuro, in termini di umanità, può essere raggiunto.
La filosofia è fonte di innovazione, lo è sempre stata.
I più grandi progressi culturali e sociali sono avvenuti attraverso la filosofia.
Oggi, per evitare la morte dell’intelletto, abbiamo bisogno più che mai del libero pensiero, dell’amore per la riflessione. È arrivato il momento di mettere in dubbio le nostre certezze e offrire luce alle nostre insicurezze. Questa è la filosofia! La filosofia è umile, e ci rende tali. Si limita a mettere in dubbio, non dà risposte, non provoca guerre, carestie, non vive di dogmatismi, fondamentalismi e chiusure mentali. La filosofia conduce al di là dell’apparenza, lì dove il pensiero umano prende forma, oltre il varco del conosciuto, del ragionevole, perché è così, un po’ fastidiosa, un po’ problematica, ma tremendamente indispensabile per noi umani.
Dunque, la filosofia parla di noi, parla di umanità, vale a dire di qualità che ci rendono umani. Ed è così che quest’anno, per l’ottava edizione del Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia” con la collaborazione dell’Università degli studi del Sannio, si è scelto come tema l’Umanità. L’associazione ha riunito periodicamente, dal 3 marzo all’11 aprile, centinaia di persone in presenza e a distanza. È stato di estrema importanza avere accanto in questo percorso tredici relatori di grande spessore, in particolare: Dacia Maraini che ne “La scuola ci salverà” ha sottolineato l’umanità dei professori nel sorreggere, nonostante i molti ostacoli, il serbatoio di vitalità degli studenti e Giovanni Casertano che in “Gli uomini e l’umanità” ha ripercorso, rifacendosi al mito delle animule, l’itinerario evolutivo dell’uomo in chiave filosofica. Tutti sono stati un rifugio sicuro per consolidare le conoscenze scolastiche e per apprendere nuove cose.
“L’umanità fa la differenza” è il titolo del saggio che mi ha consentito di conseguire il primo premio del concorso “Io filosofo”, destinato agli studenti che avevano preso parte al festival. A prescindere dalla vittoria, ho vissuto la partecipazione come una sfida prima con me stessa, poi con i miei coetanei, ai quali suggerisco di non lesinare mai su impegno e curiosità.