di Carlotta Tommaselli 4ªL1 –
Il nuovo anno scolastico è cominciato nel migliore dei modi. Per la prima volta al liceo linguistico, una delle tante ramificazioni di quella gigantesca quercia rappresentata dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Telesi@”, abbiamo avuto il piacere di accogliere uno studente francese, nella nostra classe, la 4ªL1.
Il ragazzo in questione si chiama Clément e viene dal liceo Notre-Dame-de-Mongré , un grande istituto di più di duemila studenti situato a Villefranche-sur-Saône , nell’area urbana di Lione.
È stato accolto e presentato a tutti gli studenti del liceo linguistico con una piccola ma calorosa festa di benvenuto, a cui ha partecipato, in primis, la nostra Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Maria Pelosi, i nostri docenti e i due rappresentanti d’Istituto del Telesi@.
Una felpa e una borraccia del Telesi@ sono state donate al nuovo arrivato come emblema di ospitalità della nostra scuola. Durante la festa di accoglienza, Clément si è rivelato molto socievole, parlando con scioltezza di sé e della sua esperienza, a dimostrazione del suo gradimento per il momento di convivialità organizzato dall’istituto, arricchito da momenti musicali, e discorsi di benvenuto. “Merci beaucoup pour tout, c’est la première fois que j’ai un accueil comme celui là. Je vous remercie tous!’’– sono state queste le sue parole di ringraziamento, che hanno sottolineato la sua gratitudine nel condividere con noi questo inaspettato evento.
Partire è stato per Clément un gesto di forte coraggio, e lui stesso ci ha confidato di essere pronto a vivere appieno quest’avventura. Sarà un’esperienza sicuramente indimenticabile, non solo per lui ma anche per noi, che potremo imparare tanto e, al tempo stesso, renderlo partecipe del nostro mondo e condividere tanti bei momenti.
Durante la presentazione Clément ha raccontato di aver colto quest’opportunità offerta dal “Rotary Youth Exchange” spinto da una forte motivazione, che il Rotary Club ha voluto premiare: allacciare nuove amicizie ,conoscere abitudini e culture di un altro paese prima ancora di impararne la lingua.
D’altronde è quello che il nostro liceo fa: abbattere confini e creare connessioni e affinità.