di Nunzia Tancredi 4ª SA1 Liceo Sc. Opz. Scienze applicate –
Prende avvio il secondo anno di attività del progetto OPS – Operatori di Solidarietà- al quale hanno aderito diverse classi dell’Istituto Telesi@.
Un’opportunità che si è rivelata quanto mai utile ad acquisire maggiore consapevolezza su tematiche e problemi del mondo attuale, attraverso attività ed esperienze originali e accattivanti.
Ne sono stati esempio due importanti appuntamenti che ci hanno visti protagonisti nelle prime settimane del nuovo anno scolastico.
La prima, intitolata “Le opportunità…dopo la violenza” ha riguardato temi quali le azioni a favore delle donne vittime di violenza fisica, psicologica ed economica e la spinosa questione di chi si occupa di garantire loro assistenza e sicurezza.
Questi gli argomenti principali trattati durante il convegno del 16 settembre, presso l’edificio termale di Telese terme, in occasione della mostra “Come rose che bucano l’asfalto”, storie di donne che hanno fatto la differenza, da Artemisia Gentileschi a Frida Kahlo.
Ad organizzare l’evento è stato il comune Telesino in collaborazione con alcune cooperative sociali come “La Rada”, “Social Lab 76” e “Co.Re”.
Un venerdì pomeriggio in cui anche noi studenti del Telesi@ abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare le testimonianze di alcune donne che hanno saputo rialzarsi e trovare la forza e il coraggio di raccontare, urlare, la propria storia a chi, ancora oggi, fa finta di niente, a chi guarda la violenza con superficialità o peggio ancora con indifferenza.
Non è mancato, poi, il riferimento a quei Paesi, come l’Afghanistan, nei quali circa il 90 per cento delle donne subisce violenza in famiglia, donne a cui ancora oggi, nel 2022 non è permesso studiare e avere una propria autonomia. “Donne in balia del silenzio, delle quali noi siamo la voce”.
Il secondo appuntamento si è svolto sabato 15 ottobre nella sala della biblioteca del Telesi@ che ha ospitato l’avvocato Mattia Zecca, autore del libro “Lo capisce anche un bambino”. Durante l’incontro abbiamo potuto confrontarci in concreto con le difficoltà, soprattutto di carattere legislativo, che vivono quelle famiglie in Italia che non sono tradizionalmente formate da una mamma e da un papà, bensì da genitori dello stesso sesso e che pertanto non sono considerati una famiglia. Un’occasione importante per comprendere le difficoltà che vivono i minori di queste famiglie che non possono godere delle stesse tutele di tutti gli altri bambini. “Nessun diritto quindi ad essere visti per quello che sono: una famiglia felice che, convinta di essere trasparente, una tra le tante, scopre invece di essere invisibile”. Durante l’incontro non sono mancate le nostre domande e le nostre riflessioni che hanno dato vita a un dibattito interessante e coinvolgente, grazie anche alla disponibilità del nostro ospite al confronto e alla condivisione.
I prossimi appuntamenti? A breve un flash mob di sensibilizzazione per quanto sta accadendo in Iran, che non può assolutamente lasciarci indifferenti, vogliamo far sentire anche la nostra protesta per la morte ingiusta di Masha Amini, donna torturata e uccisa perché aveva osato indossare il velo in modo scorretto, perché “aveva violato il corano”. Impensabile che ci siano, purtroppo, ancora molti Paesi dove per nulla, come dei capelli fuori posto, è messa in gioco la vita di ragazze innocenti.
Sarà un anno scolastico ricco di attività, di incontri, di spunti di riflessione e di crescita per noi studenti, insieme ai nostri docenti e alle referenti del progetto OPS, Operatori di Solidarietà.