Il corso di trekking oltre a prevedere semplici escursioni sul territorio, prevede anche trekking culturali, che consentono di esplorare borghi e testimonianze storiche ed artistiche, cogliendo l’anima e l’identità più profonda di un luogo. E proprio per questo la docente e la referente del corso Carmelina Iannotti ha organizzato due giorni nel Cilento con la presenza della professoressa Luongo e il professore Forgione, con partenza il 28 aprile da Telese Terme verso Ascea. Una rinomata località nota anche per il suo percorso naturalistico:“Il sentiero degli Innamorati”. Un sentiero immerso nella macchia mediterranea caratteristica del Cilento, ritmato da saliscendi, talvolta impegnativi, che regalano una vista mozzafiato sul Golfo di Velia, e anche su Capo Palinuro, passante per la Torre Saracena detta “del Telegrafo”: una struttura difensiva che proteggeva il Regno di Napoli dalle incursioni dei corsari barbareschi. Accompagnati da un complesso di specie vegetali spontanee: ciclamini selvatici, crocus, finocchietto marino, una grande quantità di mirto, la ginestra cilentana, siamo giunti alla spiaggia di Ascea Marina incorniciata da gigli marini in fiore e dalla nostra anelata ricompensa: un mare irresistibilmente meraviglioso. E’ certamente il mare un’attrazione infinita quasi calamitante, e avvicinandoci lentamente, prima dalla cima del sentiero, poi piano piano sempre più vicino, abbiamo raggiunto e ci siamo immersi finalmente nell’acqua smeraldina, che lambisce la costa frastagliata e dona luce allo sciabordio delle onde. Dopo esserci asciugati siamo andati in hotel, la sera poi ci siamo spostati a Paestum, dove abbiamo trascorso la serata passeggiando tra i suoi maestosi e possenti templi dell’antica Poseidone. Conclusasi la passeggiata siamo tornati in hotel, aspettando l’indomani per un’altra incantevole giornata. Così il mattino seguente ci siamo diretti a Marina di Camerota, con spiagge selvagge e grotte, raggiungibili solo attraverso un percorso impegnativo. E così guidati da una natura incontaminata e da ginestre, ulivi, mirti, lentisco, ginepri, cisti marini, carrubi, lecci e primule di Palinuro siamo arrivati a una delle spiagge migliori d’Italia secondo Legambiente, alcuni di noi si sono tuffati in mare, in attesa della barca che ci avrebbe riportato al punto di partenza. Il giro in barca ci ha permesso di osservare al meglio le diverse grotte: la grotta degli innamorati, la grotta azzurra con stalattiti e figure strane delle rocce, anche sommerse, che in passato i pescatori utilizzavano per conservare al fresco il pescato.
Terminata la nostra escursione abbiamo fatto ritorno a Telese Terme, con gli scenari spettacolari del Cilento negli occhi e le tante sfumature del mare.