classi 3ªC3 e 2ªS2 –
Conosciuto anche come Cimitero protestante o Cimitero degli inglesi, il Cimitero acattolico di Roma custodisce le tombe di quasi quattromila tra artisti, scrittori, pittori, poeti, scultori, storici, archeologi, diplomatici, scienziati e architetti inglesi, tedeschi, americani, scandinavi, russi, greci e cinesi, stranieri non cattolici che hanno vissuto più o meno a lungo nella capitale. Fra loro Non mancano gli italiani, figure che in un certo senso hanno condotto la propria vita sentendosi stranieri in patria.
La vista sulla Piramide Cestia, la presenza di ruderi e di tombe ispirate all’antichità classica, l’ombra di cipressi e pini e l’assenza di rumore infondono un senso di profonda quiete nel visitatore, che si sente trasportato in un’altra dimensione, molto lontano dal caos cittadino. Una meta al di fuori dei soliti itinerari turistici, un’oasi di pace nel quartiere Testaccio nata nel 1716, quando Papa Clemente XI concesse ai membri della Corte Stuart in esilio di essere sepolti di fronte alla Piramide di Caio Cestio. Il permesso fu poi concordato ad altre persone non cattoliche, assumendo verso la fine dell’800 le dimensioni e la definizione che vediamo oggi. Divisi in piccoli gruppi, accompagnati dagli ospiti della colonia felina della vicina Piramide, amanti dell’ombra e Della quiete del cimitero, abbiamo visto le tombe di John Keats e Percy Shelley, una tappa obbligata, e la lapide sulla tomba di Antonio Gramsci, che recita semplicemente Cinera Anton Gramscii, e che ha ispirato alcuni tra i versi più celebri di Pier Paolo Pasolini, “Le ceneri di Gramsci”. La sorpresa più grande è stata finalmente vedere dal vivo il monumento funebre più celebre e struggente contenuto nel Cimitero acattolico: l’Angelo del dolore, realizzato dallo scultore americano William Wetmore Story per la tomba della moglie. Il monumento ospita anche le spoglie dell’autore, deceduto pochi mesi dopo aver ultimato I opera.
Una visita bella e commuovente, meravigliati dal verde vivo dello splendido parco e dalla quiete che offre il luogo, amato per gli stessi motivi anche da moltissime persone che a causa di ciò hanno deciso di riposare in eterno tra i gatti, i cipressi e i sempreverdi.