Finalmente in azione. Dopo le lezioni alla
Green House, si esce alla conquista di Dublino.
È
arrivata l’ora di mettere in pratica gli
insegnamenti impartitici dai nostri tutor. Dopo
esser stati divisi in tre gruppi, abbiamo
elaborato diversi modi per cercare di
sensibilizzare i cittadini dublinesi ad una
maggiore consapevolezza del rispetto per
l’ambiente. Un’esperienza del tutto nuova per
noi ragazzi impegnati nello stage Green Economy
& English: a passaport for our future. Si è
rivelata infatti un’occasione utile per metterci
in gioco, una sfida contro la nostra timidezza e
contro la diffidenza delle persone, attraverso
la quale abbiamo compreso quanto sia
gratificante trovare qualcuno disposto a
concedere cinque minuti della sua giornata e
ascoltare le nostre idee. Dopo un primo momento
di leggero spaesamento, siamo riusciti ad
attirare l’attenzione di passanti di tutte le
età. I mezzi usati per la campagna sono stati
diversi: alcuni hanno scelto la forma più
diretta del volantinaggio, altri hanno
elaborato dei sondaggi per capire fino a che
punto le nostre sbagliate abitudini quotidiane
possano influire sull’ambiente, e altri non
hanno perso occasione per intonare una canzone
sull’inquinamento insieme a un gruppo di artisti
di strada, dimostrando quanto la musica sia
capace per antonomasia di arrivare al cuore
delle persone.
![](foto/DUBLINO2.png)
Oggi giovedì, ultimo giorno prima della
presentazione finale, abbiamo continuato il
nostro percorso in difesa dell’ambiente
visitando la Dublin Bay, una spiaggia a soli 5
chilometri dal centro della città. Camminando
per la baia abbiamo approfondito le nostre
conoscenze in campo geologico grazie ai nostri
docenti accompagnatori che ci hanno enucleato le
differenze fra le varie rocce e conchiglie.
Giunti all’Interpretor Centre, abbiamo assistito
alla visione di un breve documentario sulle
caratteristiche peculiari della spiaggia e ci è
stata spiegato quanto sia difficile preservare
quest’ambiente e gli esseri viventi che vi
abitano. Tanti sono i problemi da fronteggiare e
non riguardano solo il rispetto che si dovrebbe
banalmente avere nei confronti di qualsiasi
ambiente naturale ma abbracciano anche tematiche
di più ampio respiro quali le legislazioni. Per
quanto riguarda la normativa vigente in luoghi
come la Dublin Bay infatti, non ci si può
limitare ad attenersi alle normative europee ma
è necessario che esse vengano integrate tenendo
conto delle sue peculiarità. Ed è in questo modo
che si comprende quanto sia stato cruciale il
ruolo che l’Eco-Unesco ha giocato per la
salvaguardia di quest’ambiente.
La giornata di chiusura ci permetterà di
esporre e sintetizzare le conoscenze acquisite
nelle due settimane. Sentiamo di aver maturato
una coscienza ancor più critica, abbiamo
compreso l’impossibilità di restare inermi e la
necessità di agire prontamente. Gli ultimi
giorni ci attendono per assaporare fino in fondo
questa stravagante città e la sua multiforme
cultura. |